Archivi del mese: settembre 2015

Immagine

pulizia Piave

pulizia Piave

Pubblicità
Immagine

incontro CdF a Roncade

a Roncade

Immagine

serata informativa sui pesticidi a Colle Umberto (TV)

pesticidi CU

FERMIAMO LA DISTRUZIONE DEL NOSTRO MARE, UN FUTURO SOSTENIBILE PER IL NOSTRO PAESE

Appello al Consiglio regionale del Veneto: si faccia tutto il possibile per fermare le trivellazioni in mare. 

La Rete veneta dei Comitati e della Associazioni ambientaliste promuove, con la partecipazione diretta della cittadinanza, la conversione ecologica dell’economia, anche per far fronte all’emergenza climatica che impone politiche orientate verso le fonti energetiche rinnovabili, col progressivo abbandono delle fonti fossili.  Gli enti locali, avamposti di democrazia, hanno un ruolo fondamentale: crediamo che la Regione del Veneto, con il Consiglio e la Giunta, possa e debba prendere ogni iniziativa utile a scongiurare una politica non rivolta al bene comune e ad un futuro sostenibile: lanciamo un accorato appello a Consiglio e Giunta regionali, perché difendano il nostro mare, oggi seriamente in pericolo. Il primo passo è stato fatto venerdì11 settembre con la decisione di 19 Regioni, tra cui il Veneto, di far propria l’iniziativa dell’ampio cartello di associazioni e comitati ambientalisti, di deliberare l’indizione di un Referendum abrogativo (che si aggiunge a quello, sulla stessa linea, su cui si stanno raccogliendo 500mila firme da parte delle associazioni) che metta fine all’impresentabile, vergognosa “sanatoria” per nuove trivellazioni in mare, in prossimità delle coste italiane, voluta dal Governo Monti: la richiesta da parte di almeno 5 Regioni, da depositare entro il 30 settembre 2015,  permetterà di votare nella primavera del 2016 per bloccare i progetti petroliferi, riavviati dall’art. 35 del “Decreto Sviluppo” del 2012, che stanno arrivando rapidamente a conclusione, per effetto dell’accelerazione impressa dal decreto “Sblocca Italia”, favorevolissimo ai petrolieri. Il mare è un bene comune che appartiene all’intera comunità: le Regioni, dotate di determinanti competenze sulla gestione del territorio, sono chiamate ad essere a fianco dei cittadini, per tutelare il mare, l’ambiente, il paesaggio e il territorio e per attuare un modello di sviluppo sostenibile che dia anche risposte concrete ai problemi occupazionali. E’ urgente che il Consiglio e la Giunta adottino ogni provvedimento in loro facoltà per evitare lo scempio che rischia di essere perpetuato in particolare ai danni del mare Adriatico, attraverso:

  1. impugnazione dei procedimenti autorizzativi ministeriali di fronte al Tar,
  2. l’intervento diretto sul Ministero dell’ambiente con puntuali Osservazioni ai progetti sottoposti a valutazione di Impatto ambientale
  3. entro il 30 settembre, la effettiva richiesta di Referendum abrogativo dell’art. 35 del Decreto Sviluppo.
  4. sospensione degli iter autorizzativi di competenza regionale ed opposizione a quelli ministeriali per le trivellazioni on-shore (a terra).

Una poco lungimirante politica energetica, che fa ritorno ai combustibili fossili invece di incentivare le energie rinnovabili, prevede la colonizzazione di circa 130.000 kmq di mare da parte delle compagnie petrolifere con prospezioni e trivellazioni ad altissimo impatto ambientale, a fronte di una previsione estrattiva di metano che coprirebbe a malapena il fabbisogno nazionale per 8 settimane. Questa distruzione del mare avrebbe un impatto devastante sull’ecosistema marino, sul territorio, sul paesaggio, sulla salute dei cittadini, sulla pesca, sull’industria alimentare e  sulcomparto turistico, il vero “petrolio” del Veneto. Per la nostra Regione, c’è l’ulteriore gravissimo problema della subsidenza che interessa Venezia, Chioggia e la vasta area del delta del Po, in procinto di divenire patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’Unesco: negli anni ‘60 le estrazioni metanifere dell’Eni hanno portato il comune di Porto Tolle a sprofondare fino a 3,00 metri e Ravenna di 1,60 m, con l’erosione di45 Km di coste, il rialzo della falda acquatica salata e il rifacimento totale della rete fognaria, sprofondata sotto il livello del mare. Inoltre nel Mar Adriatico, poco profondo e semichiuso, un incidente, anche molto meno grave di quello del Golfo del Messico, determinerebbe una catastrofe immane, con distruzione dell’habitat marino, cancellazione della pesca e dell’attività turistica. Ricordiamo inoltre, che (contrariamente a quanto recentemente affermato dal Presidente di FederPetroli) l’industria estrattiva ha una bassissima incidenza occupazionale a fronte del pericolo di cancellazione di migliaia di posti di lavoro, in particolare nei settori del turismo e della pesca, in relazione all’inquinamento del mare, l’impatto sul paesaggio, la subsidenza, il pericolo di gravissimi incidenti e conseguenti incommensurabili danni economici. Infine va denunciato come grave sopraffazione dell’autonomia delle comunità e degli enti locali, da parte del governo, l’avocazione a sé di decisioni che non gli competono, troppo spesso frutto dell’azione lobbistica delle Compagnie petrolifere. Ogni forma di consultazione democratica delle popolazioni interessate, prevista anche dalle norme europee, è stata travolta dal “Decreto Sviluppo” e dallo “Sblocca Italia”. Chiediamo quindi la cancellazione di queste disposizioni ed il definitivo superamento della “filosofia” che li sottende. Si può e si deve intervenire per fermare questa inutile devastazione: per questo chiediamo di incontrare formalmente la Regione Veneto, martedì 15 settembre 2015, per collaborare alla  promozione del referendum abrogativo e ad attuare ogni altra azione, politica e legale, per scongiurare questa grave minaccia.

Rete veneta dei Comitati e delle Associazioni per la difesa dell’Ambiente

Immagine

barene

barene

festa Gaia e premio Laura Conti

Sabato 26 – domenica 27 settembre – MESTRE – 19a Gaia Fiera della Città Aperta

dedicata ad Alex Langer a 20 anni dalla sua scomparsa.

ACCOGLIENZA – COMUNITA’ – LEGALITA’. Spettacoli, laboratori, mercatino, dibattiti.

Torna l’annuale appuntamento dell’Ecoistituto del Veneto a Mestre, la Fiera di Gaia. Quest’anno la Fiera sarà dedicata in modo particolare ad Alex Langer, a venti anni dalla sua tragica morte. Momento centrale sarà infatti il convegno di sabato 26 settembre presso il Palaplip di via San Donà (Mestre-Carpenedo) convegno che avrà i contributi di:
– Alex Zanotelli, missionario comboniano,
– il sindaco “dai piedi scalzi” di Messina Renato Accorinti,
– Jutta Steigenwald (collaboratrice di Alex nella Campagna Nord-Sud),
– l’economista Guido Viale,
– Mao Valpiana, direttore di Azione nonviolenta,
– Domenico Finiguerra, di “Salviamo il paesaggio”,
– Alberto Perino, portavoce dei No-Tav della Val di Susa,
– Franco Lorenzoni, della Casa-laboratorio di Cenci,
– Edi Rabini, segretario di Langer e anima della Fondazione Langer,
– Marinella Correggia, operatrice di pace, già tra noi l’anno scorso.
Programma completo della Fiera di Gaia e informazioni su www.ecoistituto-italia.org, info@ecoistituto-italia.org, micheleboato@tin.it – 041/935666.

 

16° PREMIO ECOLOGIA LAURA CONTI 2015 per tesi di laurea

L’Ecoistituto del Veneto Alex Langer e la Fondazione ICU – Istituto Consumatori Utenti ripropongono anche per il 2015 il Premio Ecologia Laura Conti dedicato alle tesi di laurea. Il premio è ormai giunto alla sedicesima edizione e continua nell’obiettivo di valorizzare tesi di laurea di neo laureati, lavori spesso pregevoli ma che troppe volte rimangono negli archivi delle Università. Il premio riconosce con una borsa di studio le tesi migliori e le rende note attraverso la pubblicazione di testi specifici e di articoli, oltre che nell’organizzazione di convegni ed eventi di divulgazione.

Questo, crediamo sia il modo migliore anche per mantenere vivo il ricordo della più grande divulgatrice ambientale del nostro paese: Laura Conti, la più grande divulgatrice ambientale italiana, che abbiamo avuto l’onore e il piacere di avere tra i nostri maestri e compagni di strada. Possono concorrere al premio tesi di laurea che trattano vari argomenti, il risparmio e lotta agli sprechi, i Parchi e l’ecoturismo, il consumo sostenibile, la mobilità intelligente, i rifiuti, le energie rinnovabili, l’educazione ambientale, la storia dei movimenti ecologisti e consumeristi, la legislazione ambientale e tanti altri temi legati all’ambiente e ai consumi. Sono ammesse tesi di tutti i livelli, compresi i Master, discusse nelle Università italiane, negli anni accademici dal 2005-2006 in poi, inviate entro il 30 SETTEMBRE 2015 presso la sede dell’Ecoistituto e della Fondazione ICU. Il 1° premio è di 1000,00 euro, il 2° premio è di 500,00 euro , il 3° premio è di 250,00 euro. La giuria è composta da Michele Boato, Tito Cortese, Anna Ciaperoni, Paolo Stevanato, Franco Rigosi. La scheda di partecipazione e maggiori informazioni si possono trovare su www.ecoistituto-italia.org
https://www.facebook.com/pages/Premio-Ecologia-Per-Tesi-Di-Laurea/151654548198869.

Paolo Stevanato – Responsabile del progetto premiolauraconti@stevanato.org, cell. 338/1805195.

Immagine

passeggiata fiume Melma

image007

Immagine

tavolo nazionale Contratti di Fiume

tav. naz. Contratti Fiume 2015