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Archivi del mese: ottobre 2015
giornata sulla TV – Ostiglia
Pubblicato in aree naturali, viabilità
conferenza stampa a Pederobba (TV)
E’ indetta una “Conferenza stampa aperta alla cittadinanza”, nei luoghi interessati al progetto del bacino di laminazione del torrente Curogna che porterà all’apertura di una nuova di cava di argilla nel Comune di Pederobba (TV).
ARIA CHE VOGLIO (ACV): CONFERENZA STAMPA APERTA SUI LUOGHI DELLA NUOVA CAVA A CUROGNA
SABATO 24 OTTOBRE h. 10:00.
Il progetto è ora in fase di valutazione presso la “Commissione VIA regionale”. ACV (Aria che Voglio) ha invitato consiglieri regionali, deputati, senatori, associazioni ambientaliste, affinché vedano da vicino i luoghi interessati dai progetti. Approfondimento al seguente link.
Il punto di ritrovo è a ONIGO di fronte al Municipio alle 10.00 da dove i partecipanti si sposteranno a Curogna sui luoghi della cava per la conferenza stampa che si terrà alle 10:30.
Pubblicato in cave
comunicato stampa WWF – Legambiente su mobilità nazionale
Roma, 1 ottobre 2015 – WWF e LEGAMBIENTE: “Bene il superamento della Legge Obiettivo nella delega Appalti”. “Ora definire al più presto un piano nazionale della mobilità”.
“L’Italia finalmente può essere liberata dall’ipoteca della legge Obiettivo”, dichiarano Legambiente e WWF Italia. Le norme speciali derivanti dalla legge Obiettivo hanno reso più opachi i processi autorizzativi e le valutazioni ambientali, ostacolato la partecipazione dei cittadini e degli enti locali, favorito il malaffare nel mercato degli appalti, permesso la costruzione di opere inutili a danno dell’ambiente. E’ un bene che il Governo abbia dato un chiaro segnale al Parlamento appoggiando l’emendamento che superando la legge Obiettivo, chiede di tornare alle procedure ordinarie di valutazione ambientale, garantendo trasparenza del mercato dei lavori pubblici e partecipazione alle scelte determinanti per il futuro del Paese, disattivando al più presto un quadro normativo inefficace, inefficiente e criminogeno (così l’ha definito a marzo di quest’anno il presidente dell’Autorità Anticorruzione Cantone), come richiesto da anni da Legambiente e WWF.
E’ fondamentale, aggiungono gli ambientalisti, che finalmente si punti al superamento del Programma di infrastrutture strategiche. Programma che ha provocato ingiustificabili sprechi di denaro pubblico e rappresentato, di fatto, la più grande operazione clientelare mai avviata nel nostro Paese. In questi 14 anni il numero delle opere è più che triplicato (dalle 115 opere per un valore complessivo di 125,8 miliardi di euro del dicembre 2001 alle 419 infrastrutture per un valore complessivo di circa 383,9 miliardi di euro del dicembre 2014) per soddisfare gli appetiti dei potentati locali, delle società di progettazione e delle grandi aziende di costruzione.
Gli ambientalisti chiedono che finalmente il Paese si doti di un Piano nazionale della Mobilità che aggiorni le valutazioni e gli obiettivi del Piano Generale della Logistica e dei Trasporti (del marzo 2001) che era stato spazzato via dalla legge Obiettivo.
Il Programma delle infrastrutture strategiche voluto dalla legge Obiettivo, ricordano gli ambientalisti, ha consentito di sottrarre risorse pubbliche alle vere priorità del Paese: aree metropolitane, rete logistica, ammodernamento delle infrastrutture di trasporto esistenti.
E’ stata invece favorita la realizzazione di nuovi assi di trasporto per servire la mobilità nelle lunghe distanze e non si è fatto nulla per superare il pesante squilibrio in favore della gomma (solo il 6% delle merci italiane viaggia su ferrovia), mentre il contributo del settore dei trasporti alle emissioni di Co2 diventava sempre più rilevante (oggi questo settore contribuisce a più del 27% delle emissioni totali di gas serra, secondo solo a quello termoelettrico).
Il Primo Programma delle infrastrutture strategiche ha favorito in questi le scelte sbagliate: nel dicembre 2001 assegnava su un totale di 125,8 miliardi di euro complessivi il 49% a strade e autostrade e il 37% alle ferrovie (oltre il 70% assegnato a linee ad Alta Velocità); nel dicembre 2014 il Programma, su un totale di 383,9 miliardi di euro, continua a destinare il 52% delle risorse ad opere stradali extraurbane e alle autostrade, mentre solo il 35% delle risorse complessive viene assegnato ad opere ferroviarie (perlopiù linee ad AV).
Gli ambientalisti si augurano che finalmente si sia imboccata la strada di non ritorno rispetto agli errori del passato che hanno pesato sullo sviluppo sostenibile del Paese.
Ufficio stampa WWF Italia 0684497213 3298315725
Ufficio stampa Legambiente 349.0597187
Pubblicato in viabilità
presentazione libro
Le dimensioni della corruzione e i termini con i quali è stata condotta non sono stati mai completamente evidenziati. Vi aspettiamo alla presentazione del libro di Renzo Mazzaro “VENETO anno zero”, martedì 06 ottobre 2015 alle ore 20.45 presso tensostruttura Parco Vela Pieve di Soligo.
“L’inchiesta più lunga sulla corruzione nel Veneto, con l’importo più alto di tangenti mai raggiunto in Italia, dimostra con prove schiaccianti che il Mose, l’opera mastodontica progettata per fermare l’acqua alta, è costruito su una montagna di mazzette e di sprechi. Ma per ‘far fuori’ un miliardo di euro non basta essere voraci, bisogna sentirsi onnipotenti. E infatti due onnipotenze gestivano il grande affare del nuovo secolo: quella tecnica del Consorzio Venezia Nuova e quella politica articolata per centri di potere fino ai più alti livelli dello Stato. Veneto anno zero di Renzo Mazzaro: un’inchiesta giornalistica della migliore tradizione per capire come si è arrivati a questo punto e, soprattutto, se è possibile uscirne” (www.laterza.it – Renzo Mazzaro Veneto Anno Zero).
Pubblicato in Comitato Regionale