Archivi del mese: marzo 2016

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pesticidi

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COMUNICATO STAMPA – REFERENDUM: WWF, GRAVE CHE MINISTRO AMBIENTE STRIZZI L’OCCHIO A ASTENSIONE. GALLETTI DIMENTICA I 60MILA ITALIANI CHE VIVONO DI PESCA E I 47MILA ESERCIZI COMMERCIALI COSTIERI

Roma, 22 marzo 2016 – “E’ davvero grave che un ministro strizzi l’occhio all’astensione a un referendum popolare; lo è ancora di più il fatto che il ministro dell’Ambiente strizzi l’occhio all’astensione ad un referendum popolare a difesa dei mari italiani. Il richiamo ai posti di lavoro è contestabile perché punta a fare presa sulla vita di chi vive momenti di grande difficoltà perché opera nel settore degli idrocarburi che è già in crisi da tempo: se il ministro ha veramente a cuore le sorti di queste persone pensi ad avviare processi di riconversione di certi settori produttivi”. Lo si legge in una nota del WWF in risposta alle affermazioni del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti sul referendum del 17 aprile. “Del resto nessun posto di lavoro viene messo in crisi dal referendum, perché la vittoria del sì farà semplicemente rivivere una norma che era vigente fino a pochi mesi fa e sulla quale le compagnie petrolifere avrebbero già dovuto fare i propri conti nel momento in cui hanno chiesto ed ottenuto la concessione estrattiva – prosegue la nota -. Inoltre non sarebbe male se il ministro dell’Ambiente Galletti, quando parla di posti di lavoro a rischio, facesse un pensierino anche ai 60mila italiani che lavorano nel settore della pesca o ai 47mila esercizi commerciali costieri che sono messi in pericolo dal rischio dalle piattaforme che si vogliono disseminare nei mari italiani. “Il petrolio nei mari italiani è presente in quantità talmente ridotte che, anche se si riuscisse a estrarlo tutto, coprirebbe il fabbisogno energetico nazionale solo per 7 settimane. E le piattaforme a mare che sono nella fascia di interdizione delle 12 miglia dalla costa, che sarebbero interessate dal referendum, producono solo l’1,9% del fabbisogno nazionale di gas. Le aziende che hanno le concessioni per le estrazione, inoltre, sono in larga parte multinazionali con sedi all’estero che impiegano pochissimo personale in un settore che da anni attraversa una profonda crisi occupazionale. A queste multinazionali interessano solo i profitti e non di certo l’Italia e il suo mare. Già oggi il 40% dei consumi elettrici del nostro Paese vengono dalle rinnovabili. Noi del WWF abbiamo dimostrato che entro il 2050 saremo capaci di produrre tutta l’energia che ci serve con le energie rinnovabili, abbassando la febbre del Pianeta e vincendo così la battaglia contro i cambiamenti climatici”, conclude il comunicato del WWF Italia.

Ufficio Stampa WWF Italia – tel. 06-84497.213 /266/332 – 329 8315725, 340 9899147 – Twitter,  Facebook, Youtube

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incontro per tutela sorgenti fiume Dese

a Resana

comunicato stampa WWF Italia

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Comunicato stampa – REFERENDUM: WWF, INVITO A NON VOTO OFFENDE I CITTADINI E DIMOSTRA MANCANZA ARGOMENTI COMITATO DEL NO. Roma, 16 marzo 2016

“L’invito a non andare a votare da parte del comitato per il No al Referendum del 17 aprile offende i cittadini italiani i quali hanno il diritto di esprimere il proprio voto su questioni fondamentali per il destino del nostro Paese e per il futuro dei propri figli e dimostra la mancanza di argomenti dei pasdaran delle trivelle”. Lo dichiara Dante Caserta, vice Presidente del WWF Italia, che conclude: “Sui temi sensibili di rilevanza ambientale, gli italiani si sono espressi sempre a grande maggioranza per il SI all’abrogazione di norme che minaccino il grande patrimonio naturale che rende ricco il nostro Paese”. “La nostra Penisola è praticamente imbrigliata da strutture operative legate al ciclo del petrolio e degli idrocarburi, sono 12 le raffinerie, 14 i porti che movimentano prodotti petroliferi e petrolchimici, 50 i depositi strategici di oli minerali che assediano le coste italiane. Sono 69 le piattaforme petrolifere a mare e 40 sono i permessi di ricerca che condizionano il nostro futuro: tutto questo ha delle conseguenze sulla qualità delle acque del nostro mare, meta di destinazione privilegiata dei flussi turistici di milioni di turisti italiani e stranieri – spiega -. Non sono solo gli incidenti ma anche le operazioni di routine dei depositi, degli scali costieri, delle piattaforme petrolifere a provocare un costante avvelenamento, persistente e duraturo del nostro splendido bacino del Mediterraneo, come dimostra il fatto che la densità media del catrame pelagico (in mare aperto) depositato nei nostri fondali raggiunge una densità di 38 mg per metro quadrato: tre volte superiore a quella del Mar dei Sargassi, che è al secondo posto di questa classifica negativa con 10 mg per metro quadrato”. “Anche rispetto allo spreco di denaro pubblico, evidentemente, il Comitato del No sbaglia indirizzo: quella è una responsabilità esclusiva del Governo che ha rifiutato la richiesta (più che ragionevole) di accorpare il referendum con le elezioni amministrative che si svolgeranno dopo qualche settimana nelle principali città italiane – conclude -. Invitare a disertare il voto significa aggiungere al danno già fatto dal Governo anche la beffa democratica espropriando i cittadini del diritto di decidere”.

TUTTI I MOTIVI PER DIRE SI’ SUL SITO DEL WWF CON DOSSIER E APPROFONDIMENTI http://www.wwf.it/unmaredisi.cfm – profilo TW: @WWFitalia

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proiezione film

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Genuino Clandestino a TV

GC

GENUINO CLANDESTINO DOMENICA 20 MARZO DALLE ORE 10.30 IN POI
QUESTO MESE LA RETE DEI PRODUTTORI E ARTIGIANI PROMOTORI DELL’INIZIATIVA VOLTA A FAR CONOSCERE LA QUALITA’ DEI PRODOTTI A KM 0 E DI STAGIONE VI PROPONE UNA DOMENICA RICCA DI APPUNTAMENTI
A PARTIRE DALLE ORE 10.30 ESPOSIZIONE DEI PRODOTTURI E ARTIGIANI

ORE 12.00 Sperimentazione verso il primo ORTO CONDIVISO: grazie al contributo dei produttori e del progetto PiavegreenLab verrà realizzata dal gruppo di lavoro Open Piave la prima “vasca verde” condivisa. Un prototipo interamente realizzato con materiale di riciclo allo scopo di rendere la piazza dell’Ex Caserma Piave un’area coltivata e piantumata attraverso la partecipazione e la cura dei cittadini.

Nel pomeriggio LABORATORIO DI TESSITURA PER I PIU’ PICCOLI 

ORE 15.30 PRESENTAZIONE CON L’AUTRICE CHIARA SPADARO DEL LIBRO “IL FILO DI CANAPA” (Altreconomia, 2016) l’eco-pianta del futuro. Tutti i segreti della cannabis: cucina, abiti, bioedilizia, ecocosmesi e terapie naturali.

ORE 16.30 INTRATTENIMENTO MUSICALE FINO ALL’ APERITIVO CON I NEMO trio Indie Rock Salterello

Per tutto il giorno verranno esposti ortaggi, frutta, farine, oli, conserve, confetture, cosmetici naturali, cere e colori naturali con la possibilità per i partecipanti di conoscere scoprire ed imparare le tecniche naturali di produzione.

GC mar. 2016

Comunicato stampa – Partono i referendum sociali: scuola pubblica, blocca inceneritori, trivelle zero e beni comuni.

Ieri partecipatissima assemblea nazionale a Roma, giovedì 17 il deposito dei primi quesiti in cassazione, per una primavera di diritti e di democrazia.

Partono i Referendum sociali per la scuola pubblica, per bloccare il Piano nazionale inceneritori, per l’opzione “Trivelle zero” in Italia e per la difesa dei beni comuni.
Ieri a Roma al Cinema Palazzo si è svolta una partecipatissima assemblea nazionale con centinaia di persone provenienti da tutta Italia che ha dato avvio alla nuova stagione referendaria.
Da giovedì prossimo 17 marzo si avvierà il deposito dei primi quesiti alla Cassazione per far partire la raccolta delle firme con un evento unitario e diffuso il 9 e 10 aprile che darà vita alla campagna nazionale di mobilitazione che si chiuderà entro il 9 luglio prossimo.
L’obiettivo è superare le 500.000 firme necessarie per tutti i sei quesiti referendari già in campo, oltre quelli contro la privatizzazione dei beni comuni in via di definizione, per andare al voto nella primavera del 2017.
L’approvazione dei principali provvedimenti governativi, dalla Buona Scuola allo Sblocca Italia, con cui si è attaccato il ruolo della scuola pubblica, privatizzati i beni comuni e i servizi pubblici, aggredito l’ambiente, a partire dalle trivellazioni e da un autoritario aumento di nuovi inceneritori ed abbattuti i diritti del lavoro, ha innescato un crescente percorso di lotta che sostiene un opposto modello di sviluppo fatto di tanti comitati, movimenti, sindacati, associazioni che hanno iniziato ad incontrarsi in numerose assemblee sul territorio, da Bologna a Pescara, da Ancona a Napoli ed a Roma.
Si è pertanto formalizzata ieri l’alleanza sociale tra i movimenti per la scuola pubblica, per l’acqua bene comune, contro la devastazione ambientale che si oppone alle trivellazioni e contro il piano nazionale per vecchi e nuovi inceneritori che insieme chiedono di puntare ad una società “democratica” che investa sul valore della scuola pubblica, sulla sostenibilità ambientale e la difesa della salute pubblica, sulla gestione pubblica dei servizi locali, sul lavoro stabile e sul diritto al reddito che veda la piena attuazione del dettato costituzionale, e non il suo smantellamento.
L’iniziativa incrocia infatti il tema della democrazia e della sua espansione, che altro non è se non il rovescio della medaglia dell’affermazione dei diritti fondamentali. La nostra stagione dei referendum sociali, pur nella sua dimensione autonoma, vuole contribuire anche alla campagna per il NO alla controriforma istituzionale, con la convinzione che parlare di democrazia non significa ragionare puramente di architettura istituzionale ma del potere che hanno le persone di decidere sulle scelte di fondo che riguardano gli assetti della società.
Proprio perché non pensiamo che la nostra iniziativa sia autosufficiente e esaustiva delle battaglie in corso ci sentiamo fortemente impegnati per l’affermazione del Sì al referendum contro la prosecuzione indefinita delle concessioni in mare entro le 12 miglia del prossimo 17 aprile, così come nella preparazione e nella buona riuscita della manifestazione nazionale contro il TTIP prevista per il 7 maggio.
Per quanto riguarda il Jobs Act, provvedimento che ha la stessa matrice di quelli oggetto del nostro intervento, non rinunciamo né all’idea che, progressivamente, si possa costruire un intreccio sempre più stretto tra le questioni che oggi sono al centro dell’iniziativa e il tema del lavoro, né alla nostra autonomia di giudizio e di iniziativa anche su questo tema, una volta conosciuti gli eventuali quesiti referendari promossi dalla CGIL.
Si apre quindi una stagione di grande impegno sociale, che mobiliterà sui grandi temi della Costituzione materiale tante persone nei territori affermando un’altra idea di modello sociale e di democrazia.
L’intervento introduttivo completo all’Assemblea di Roma può essere letto qui: http://wp.me/p78jxh-zx

Forum Italiano dei Movimenti per l’AcquaMovimento per la scuola pubblicaCampagna “Stop devastazioni”, per i diritti sociali ed ambientaliComitato Sì Blocca Inceneritori

nuovo comunicato stampa sulla pista motocross del Montello da parte delle associazioni ambientaliste

Sono mesi che i responsabili del Motoclub Montello minacciano di farci causa, ma non ci è mai pervenuta nessuna notifica, evidentemente perché non ci sono le condizioni per nessuna accusa: noi diciamo la verità da sempre testimoniata da documenti e leggi, che forse il Motoclub non si è mai preso nemmeno la briga di andarsi a guardare! Del resto, dopo aver fatto credere ai loro soci che tutto era “apposto”, che figuraccia ci farebbero nell’ammettere il contrario? Ora hanno in programma di fare la prima gara ad aprile, ma senza l’omologazione alle gare da parte dell’FMI, a causa delle lacune tecniche della pista. Se Sindaco e Motoclub ritengono che la pista sia in regola, mostrino un progetto autorizzato che risponda alle prescrizioni della Normativa specifica per il Montello, in adeguamento al Piano d’Area. E’ certo che quel progetto non esiste e anche se ci fosse di sicuro non è stato realizzato. Basta fare un sopralluogo sul posto per accertarsene. ll Motoclub non sa o fa finta di non sapere che non esiste una Valutazione di Incidenza. E’ stato fatto uno Studio di Incidenza – di cui il comune non ha mai portato a termine l’istruttoria con la corrispondente Valutazione di Incidenza – redatto da un tecnico professionista ad hoc per far sembrare compatibile ciò che non può esserlo. Il Motoclub sa che la rumorosità generata dai motori attivi in pista supera i limiti imposti dalla Zonizzazione acustica del Comune. Lo sa perché il Motoclub, nel primo giorno di apertura della pista, è immediatamente stato sanzionato dall’Arpav con una multa di 800 euro! Il Motoclub parla di deroghe di 90 giorni. Il Motoclub non sa o fa finta di non sapere che non può andare in deroga nemmeno un giorno! La normativa parla chiaro. Per la deroga dovrebbero essere dotati di un sistema di monitoraggio fisso, che in pista non c’è e non c’è mai stato. Il Motoclub non sa o fa finta di non sapere che oltre alla Valutazione di Incidenza, sia per le nuove piste di motocross sia per le modifiche alle esistenti, è obbligatoria la Valutazione di Impatto Ambientale. Il Motoclub non sa o fa finta di non sapere che ad ogni apertura viene violato il Regolamento di Polizia Rurale del comune di Giavera, il quale prescrive che le manifestazioni debbono svolgersi in modo da non costituire disturbo per i cittadini residenti e per la fauna presente nel territorio”. E in questo caso, le abitazioni dei residenti sono affacciate sul ciglio della pista.  Per l’ennesima volta il Motoclub fa la voce grossa e minaccia, soltanto per nascondere alla gente e ai suoi tesserati paganti il fatto che i costi economici e ambientali della riattivazione della pista, ottenuta con l’inganno (vedasi revoca dei finanziamenti regionali) e per lo svago di pochi, vengono pagati dai cittadini tutti. 

O.A. WWF Terre del Piave TV-BL, SOS Anfibi, Gruppo Bosco Montello

 

 

Montello bene comune

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cicogne del Sile

cicogne Sile