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cicogne del Sile

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APPELLO ASSEMBLEA NAZIONALE PER UNA STAGIONE DI REFERENDUM SOCIALI

referendum

Scuola pubblica, beni comuni, ambienteRoma, 13 marzo 2016

In due anni dal suo insediamento il Governo Renzi ha prodotto una serie di “riforme” che investono diversi ambiti della società e della vita delle persone. Si tratta di un’azione che, ispirata all’idea del mercato come unico regolatore sociale, attacca il ruolo pubblico e universale della scuola, estende la precarietà nel lavoro, rilancia una nuova fase di mercificazione dell’acqua, dei beni comuni e dei servizi pubblici locali, in aperto disprezzo dell’esito referendario del giungo 2011, persegue con il decreto Sblocca Italia una politica di devastazione ambientale dai rifiuti all’energia, della quale le trivellazioni, in mare così come in terra, costituiscono l’esempio più emblematico. Di fronte a questo scenario, le resistenze e le mobilitazioni sociali, prodotte nei territori e nella società, hanno costituito esperienze fondamentali di contrasto a questi processi. Ma hanno ora la necessità di produrre un salto di qualità nella connessione fra loro e nell’azione comune. Per questo, il movimento per la scuola pubblica, il movimento per l’acqua e la campagna contro la devastazione e il saccheggio ambientale hanno deciso di lanciare una stagione di referendum sociali, a partire dalla prossima primavera, proponendo a tutte e tutti una straordinaria campagna dal basso che punti a: promuovere la scuola pubblica, bloccando la cosiddetta “Buona Scuola”; difendere i beni comuni, fermando gli incentivi alla privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali; cambiare le politiche ambientali, a partire dallo stop definitivo alle trivellazioni petrolifere in terra e in mare, opzione “trivelle zero”, completando un percorso di lotte che ha già ottenuto diversi risultati. Perché su tutto ciò che riguarda la vita e i diritti delle persone, la salvaguardia dei territori e del diritto al futuro, sono le donne e gli uomini di questo paese a dover decidere, tutte e tutti assieme. Pensiamo a referendum comuni capaci di rafforzare la mobilitazione sociale che in questi anni ciascun movimento e soggetto sociale, con la propria autonomia e i propri percorsi, ha portato avanti. Pensiamo a referendum comuni capaci di estendere la sensibilizzazione e il coinvolgimento diretto delle persone, e di disegnare un altro modello sociale, riaprendo la strada alla speranza di un futuro diverso per tutte e per tutti. Sappiamo che, anche sul fronte dei diritti del lavoro, Cgil, Cobas, sindacati di base e movimenti contro la precarietà stanno discutendo sulla possibilità di intervenire per abrogare gran parte delle norme introdotte dal Governo Renzi, a partire dal Jobs Act. Dal nostro punto di vista, auspichiamo fortemente che aggiungano il loro contributo di esperienza e mobilitazione, per rendere ancora più ricca la stagione di referendum sociali che attraverserà il Paese. Sarà una stagione per la scuola pubblica, per i beni comuni, per la tutela dell’ambiente e dei territori, per i diritti del lavoro. E sarà naturalmente una stagione per la democrazia, anch’essa sotto deciso attacco del Governo, attraverso le riforme costituzionali che, nell’autunno prossimo, vedranno il fondamentale passaggio del referendum confermativo: in questo senso, la stagione dei referendum sociali, pur nella sua dimensione autonoma, vuole contribuire anche alla campagna per il NO alla controriforma istituzionale, con la netta convinzione che parlare di democrazia non significa ragionare di architettura istituzionale, bensì del potere che hanno le persone di decidere sulle scelte di fondo che riguardano gli assetti della società. Così come sosteniamo il referendum No Triv sulla proroga indefinita alle concessioni per l’estrazione di idrocarburi già esistenti entro le 12 miglia, provocatoriamente fissato dal Governo Renzi per il prossimo 17 aprile, nel palese tentativo di far fallire il quorum. Per condividere tutto ciò invitiamo comitati, movimenti, associazioni, cittadine e cittadini, forze politiche e sociali e tutte/i coloro che hanno a cuore diritti, beni comuni e democrazia. a partecipare all’assemblea nazionale che si terrà a Roma il 13 marzo prossimo. Per confrontarci con vicinanza ed intensità, per costruire gli intrecci e gli obiettivi di questa stagione referendaria e sociale. Per disegnare un’altra uscita dalla crisi e le coordinate di un altro modello sociale. Tutte e tutti assieme è possibile.  Forum Italiano dei Movimenti per l’AcquaMovimento per la scuola pubblicaCampagna “Stop devastazioni”, per i diritti sociali ed ambientali

17 APRILE 2016 – REFERENDUM CONTRO LE TRIVELLE

APPELLO DEL COMITATO NAZIONALE DELLE ASSOCIAZIONIVOTA SI’ PER FERMARE LE TRIVELLE”

Il 17 aprile 2016 il popolo italiano sarà chiamato a votare per il Referendum contro le Trivelle in mare. L’invito è di votare SI’ per abrogare la norma introdotta dall’ultima Legge di Stabilità che permette alle attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas che insistono nella zona di mare vicina alla costa di non avere più scadenza. Con la Legge di Stabilità 2016, infatti, le licenze già in essere entro le 12 miglia dalla costa sono diventate “sine die”. Le trivelle sono il simbolo tecnologico del PETROLIO: vecchia energia fossile causa di inquinamento, dipendenza economica, conflitti, protagonismo delle grandi lobby. La vera posta in gioco di questo Referendum è quella di far esprimere gli italiani sulle scelte energetiche strategiche che deve compiere il nostro Paese, in ogni settore economico e sociale per un’economia più giusta, rinnovabile e decarbonizzata. Non dobbiamo continuare a difendere le grandi lobby petrolifere e del fossile, ma affermare la volontà dei cittadini, che vorrebbero meno inquinamento, e delle migliaia di imprese che stanno investendo sulla sostenibilità ambientale e sociale. Per pochi barili di petrolio non vale certo la pena mettere a rischio il nostro ambiente marino e terrestre ed economie importanti come la pesca e il turismo, vere ricchezze del nostro Paese. Intanto, mancano strategia e scelte concrete per realizzare gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati dalla COP21 nel vertice di Parigi per combattere i cambiamenti climatici, in cui si è sancita la volontà di limitare l’aumento del riscaldamento globale a 1,5°C. Quindi il vero quesito è: Vuoi che l’Italia investa sull’efficienza energetica, sul 100% fonti rinnovabili, sulla ricerca e l’innovazione? Al Referendum del 17 aprile inviteremo i cittadini a votare SI’, perché vogliamo che il nostro Paese prenda con decisione la strada che ci porterà fuori dalle vecchie fonti fossili, innovi il nostro sistema produttivo, combatta con coerenza l’inquinamento e la febbre del Pianeta. Il Governo, rimanendo sordo agli appelli per l’Election Day che avrebbe permesso l’accorpamento del Referendum con le elezioni amministrative, ha deciso di sprecare soldi pubblici per 360 milioni di euro per anticipare al massimo la data del voto, puntando così sul fallimento della partecipazione degli elettori al Referendum. Il Governo sta scommettendo sul silenzio del popolo italiano! Noi scommettiamo su tutti i cittadini che vorranno far sentire la loro voce e si mobiliteranno per il voto. Per essere più efficaci, abbiamo costituito il Comitato nazionale “Vota SI’ per fermare le trivelle” per unire le forze di tutte le organizzazioni sociali e produttive affinché la Campagna referendaria diventi l’occasione per mettere al centro del dibattito pubblico le scelte energetiche strategiche che dovrà fare il nostro Paese, per un’economia più giusta e innovativa. Ci impegniamo ognuno nel proprio ambito e insieme per invitare gli italiani a recarsi al voto e votare SI’. Il Comitato nazionale promuoverà comitati territoriali per moltiplicare la mobilitazione e diffondere capillarmente l’informazione in tutti i territori e metterà a disposizione strumenti comuni di comunicazione, di approfondimento e di mobilitazione. Inoltre, si coordinerà con i Comitati delle Regioni proponenti il Referendum.

Invitiamo tutti e tutte: organizzazioni sociali, istituzioni territoriali, imprese che investono sulla sostenibilità, singoli cittadini/e, giovani e anziani a mobilitarsi con entusiasmo e creatività per far vincere il SI’.

PRIMI FIRMATARI – Adusbef, Aiab, Alce Nero, Alleanza Cooperative della Pesca, Arci, Arci Caccia, Aref International, ASud, Associazione Borghi Autentici d’Italia, Associazione Comuni Virtuosi, Associazione nazionale Giuristi Democratici, Associazione della Decrescita nazionale, Club Amici dei Borghi Autentici, Coalizione Mantovana per il clima,

Coordinamento nazionale NO TRIV, Confederazione Italiana Agricoltori, Cospe, Energoclub, Fairwatch, Fare Verde,

Federazione Italiana Media Ambientali, Federconsumatori, Fiom-Cgil, Focsiv – Volontari nel mondo, Fondazione Slow Food per la Biodiversità, Fondazione UniVerde, Giornalisti Nell’Erba, Green Cross, GreenBiz.it, GreenMe.it, Greenpeace, Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati, Kyoto Club, Innovatori Europei, Italia Nostra, La Nuova Ecologia, Lav, Leaf, Legambiente, Libera, Liberacittadinanza, Link Coordinamento Universitario, Lipu, Lunaria, Marevivo, MEPI–Movimento Civico, Movimento Difesa del Cittadino, Movimento per la decrescita felice, Pro-Natura, QualEnergia,

Rete degli studenti medi, Rete della Conoscenza, RSU Almaviva, Salviamo il Paesaggio, Sapienza In Movimento, Sì Rinnovabili No nucleare, Slow Food Italia, Soc. Coop. E’ Nostra, Soc. Coop. Retenergie, TerrediLago, Touring Club

Italiano, Unione degli Studenti, UISP, Unione degli Universitari, Unione Produttori Biologici e Biodinamici, WWF,

Zeroviolenza.

Sabato 12 marzo puntata di Scala Mercalli sui Contratti di Fiume.

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Roncade (TV) , 24 marzo 2016 – Oggetto: il Contratto di Fiume accede al vasto pubblico grazie ad un documentario televisivo che andrà in onda sabato 12 marzo ore 21.45 su RAI3 all’interno della trasmissione Scala Mercalli.

Nel corso del 2014 la Regione del Veneto ha finanziato alcuni processi di Contratti di Fiume: tra questi

anche il Contratto di Fiume Meolo Vallio Musestre.

Meolo, Vallio e Musestre sono tre corsi d’acqua di risorgiva compresi fra Sile e Piave, tra la Provincia di

Treviso e la Provincia di Venezia.

Nel corso di due anni di attività il processo del Contratto di Fiume ha proceduto per fasi, dalla sottoscrizione

di un Manifesto degli Intenti condiviso, attraverso la condivisione di un Quadro Conoscitivo, fino alla

sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa sugli obbiettivi strategici (Roncade, 3 agosto 2015: con la

partecipazione, per la prima volta ad un evento pubblico dei Contratti di Fiume, di un Ministro

dell’Ambiente, on. Gian Luca Galletti).

Tra il 2014 e il 2015 il Contratto di Fiume Meolo Vallio Musestre ha conseguito una serie di risultati e

riconoscimenti che hanno portato la comunità scientifica a guardare con interesse a questo processo:

  • attività di disseminazione culturale nel territorio per far conoscere lo strumento del Contratto di

Fiume sin dal 2013;

verso il Contratto di Fiume Meolo Vallio Musestre

  • sottoscrizione di un Manifesto degli Intenti del Contratto di Fiume (Breda di Piave, maggio 2014);
  • attività di animazione culturale (passeggiate, diagnostica partecipativa, Big Jump 2014 e 2015 tuffo

nei fiumi, concerti sulle rive, momenti di convivialità, pulizia dei fiumi), ricostruendo coralmente il rapporto

identitario fra comunità e territorio;

  • collaborazione per la costituzione del Water Action Group “Smart Rivers Network” (uno dei tre

gruppi riconosciuti in Europa dell’EIP, ente collegato alla Commissione Europea, gennaio-marzo 2015);

  • laboratori per la visione strategica condivisa (marzo-maggio 2015);
  • sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa relativo alla condivisione del quadro strategico alla presenza

del Ministro dell’Ambiente Galletti, dell’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, dell’on. Simonetta

Rubinato, di don Albino Bizzotto (3 agosto 2015);

  • collaborazione e gemellaggio con i Contratti di Fiume Esino e media valle del Tevere;
  • collaborazione sinergica con due processi partecipativi attivati nel territorio (Festival dei Luoghi e

delle Emozioni, Si può fare!);

  • collaborazione con il Workshop Laboratorio Meolo;
  • due prestigiosi premi dal Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume per i paper che descrivono

l’attività svolta dal nostro processo (sia per l’edizione 2014 IX Tavolo Nazionale a Venezia, sia per l’edizione

2015 X Tavolo Nazionale a Milano).

Grazie al noto climatologo e meteorologo Luca Mercalli, il Contratto di Fiume avrà accesso ad un vasto

pubblico: nei primi giorni di Dicembre 2015 è stato girato un documentario lungo i fiumi Meolo Vallio

Musestre che consentirà di illustrare il percorso del processo partecipativo attivato.

Il documentario andrà in onda sabato 12 marzo 2016 ore 21.45 all’interno della trasmissione televisiva di

divulgazione scientifica Scala Mercalli su RAI3.

Profitto della presente occasione per invitare tutti alla visione della trasmissione e a seguire e frequentare

le prossime attività del Contratto di Fiume Meolo Vallio Musestre, che si appresta ad entrare nella fase

progettuale.

Cordiali saluti.

Ing. Alessandro Pattaro – Delegato dal coordinatore istituzionale del Contratto di Fiume Meolo Vallio Musestre, ing. Gilberto Daniel – http://www.meolovalliomusestre.it

 

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