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Archivi del mese: ottobre 2016
ImmagineCOMUNICATO STAMPA – Al via il nuovo progetto europeo per rilanciare la navigazione tradizionale veneta e il turismo sostenibile.
L’Unione Europea vuole valorizzare i mestieri tradizionali relativi alla navigazione lagunare e fluviale e l’ecoturismo attraverso il coinvolgimento dei giovani. Il Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua Onlus per i prossimi tre anni, sarà tra i protagonisti del Progetto YouInHerit, approvato nell’ambito del programma Interreg Central Europe. Il progetto mira a stimolare nuovi usi creativi del patrimonio storico della nautica tradizionale, delle vie d’acqua navigabili e del turismo sostenibile. Il progetto, quindi, intende promuovere azioni innovative legate a specifiche attività artigianali connesse al patrimonio della navigazione. Dei dodici partner europei, provenienti da Slovenia, Croazia, Ungheria e Polonia, tre soli sono italiani: oltre al già citato Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua, anche la Regione del Veneto – Dipartimento Turismo e Marco Polo System. Il Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua si concentrerà sulla promozione di attività inerenti la costruzione di imbarcazioni tradizionali in legno e sulla promozione di un turismo sostenibile lungo le vie navigabili interne del Veneto per stimolare i più giovani a intraprendere nuove attività imprenditoriali. Non a caso è prevista la realizzazione di postazioni interattive all’interno di alcuni istituti professionali della Regione, per diffondere la conoscenza e le nuove opportunità legate all’uso di imbarcazioni tradizionali.
Il Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua Onlus è un’associazione senza fini di lucro nata nel 1998 a Treviso. Il Centro lavora per far crescere nel territorio la “Cultura dell’Acqua” e, più in generale, dell’ambiente e del paesaggio. Promuove attività didattiche nelle scuole, seminari di formazione, conferenze, progetti, mostre e pubblicazioni. Interviene attivamente per la tutela di luoghi d’acqua a livello locale, nazionale e internazionale. Dona il tuo 5xMille al Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua Onlus. Il suo codice fiscale è: 940 630 20 260. grazie di cuore per il tuo contributo!
Pubblicato in acqua e bacini idrici, viabilità
“CENTRALINE” – Come distruggere l’ambiente per mettere le mani sul pubblico denaro.
Sabato 22 ottobre 2016 ore 17.30 presso Sala Bianchi – viale Fantuzzi 11, Belluno – alla presenza di Gianni Belloni, giornalista.
Il concetto di idroelettrico evoca nell’immaginario di molti cittadini la rassicurante idea di sostenibilità ambientale. L’energia idroelettrica è rinnovabile e, pertanto, verde e sostenibile. In realtà a chi ha, negli ultimi anni, voluto approfondire il tema, dedicandovi il proprio tempo e le proprie energie, appaiono evidenti molte contraddizioni. Il
documento/dossier svela le verità nascoste dietro la retorica della sostenibilità ecologica e dello sviluppo, sottolineando gli enormi interessi economici che stanno dietro il lucroso affare della costruzione delle centraline, con particolare attenzione alla Provincia di Belluno. Il re è nudo! I cittadini hanno il diritto di essere correttamente informati. L’apporto energetico delle centraline costruite e di quelle in fase di attuazione è davvero poco significativo. In assenza degli incentivi garantiti dai “certificati verdi“ gli impianti sarebbero antieconomici. Soldi sottratti alla collettività, attraverso una quota delle bollette elettriche, e dirottati nelle tasche di soggetti quasi sempre privati. La solita logica di socializzare le perdite e privatizzare i profitti….
Chi sono gli speculatori dell’acqua, veri e propri predoni dall’accento molto simile al nostro?
Quale impatto ambientale hanno questi impianti? Vengono autorizzati e gestiti rispettando la legge?
Queste e molte altre domande a cui cerchiamo di dare risposta, grazie all’enorme lavoro di ricerca fatto dai nostri attivisti/e e sfociato nel dossier. Vi invitiamo a partecipare al dibattito: momento di riflessione collettiva sulla difesa dei nostri corsi d’acqua (e dell’ambiente che ci circonda) dalla speculazione di mani rapaci che si muovono seguendo esclusivamente le logiche del profitto personale. Non siamo, come qualcuno ci ha definiti, una “pericolosa metastasi” e “arroccati su posizioni ideologiche“, ma i veri e sani anticorpi della nostra società malata.
Comitato Bellunese ABC-Acqua Bene Comune – WWF OA Terre del Piave Belluno e Treviso – Italia Nostra Sezione di Belluno – Peraltrestrade
Pubblicato in acqua e bacini idrici
Comunicato stampa Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio.
La Rete delle oltre 1000 organizzazioni che compongono il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio (più noto come “Forum nazionale Salviamo il Paesaggio, difendiamo i Territori“) ha avviato oggi l’attività di elaborazione di una propria Proposta di Legge per l'”Arresto del consumo di suolo in Italia“. Tale iniziativa intende portare a compimento un percorso iniziato nell’ottobre del 2011 all’atto della costituzione del Forum stesso e interrotto successivamente in attesa del completamento dell’azione normativa del Parlamento in materia di consumo del suolo agricolo, avviata nel 2012 dal Consiglio dei Ministri del Governo Monti allora in carica, su proposta del ministro Catania, e attualmente giunta in discussione al Senato, dopo molteplici revisioni che il Forum giudica un utile primo passo, ma insufficiente per intervenire con efficacia su quella che deve, invece, essere considerata una assoluta emergenza cui porre rimedio. Per tale motivo, nei giorni scorsi è stato composto un apposito Gruppo di Lavoro Tecnico-Scientifico multidisciplinare, che conta al momento 70 persone: architetti, urbanisti, docenti universitari, ricercatori, pedologi, geologi, agricoltori, agronomi, tecnici ambientali, giuristi, avvocati, giornalisti/divulgatori, psicanalisti, tecnici di primarie associazioni nazionali, sindacalisti, paesaggisti, biologi ecc.. Tra essi, alcuni dei principali esperti nazionali in materia quali Anna Marson, Luca Mercalli, Paolo Pileri, Fabio Terribile, Michele Munafò, Paola Bonora, Paolo Berdini, Luisa Calimani, Giorgio Ferraresi, Tiziano Tempesta, il Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale Paolo Maddalena, il segretario nazionale della Fillea/Cgil Salvatore Lo Balbo, il primo Sindaco a “crescita zero urbanistica” Domenico Finiguerra, tecnici di primarie associazioni nazionali. Il Gruppo di Lavoro Tecnico-Scientifico, coordinato da Alessandro Mortarino e Federico Sandrone, si è dato 6 settimane di tempo per definire un testo condiviso da tutti i suoi componenti, da sottoporre successivamente all’analisi e all’approvazione delle migliaia di aderenti – individuali e associazioni – al Forum, in modo da poter consentire la sua “validazione” da un gruppo di giuristi tra la fine dell’anno corrente e i primi giorni del 2017. L’avvio odierno dei lavori è stato accompagnato da una prima bozza di testo normativo, che verrà ora “emendato” da tutti gli esperti e progressivamente arricchito per offrire alle forze politiche, sociali e economiche e a tutto il Parlamento uno strumento in grado di orientare concretamente il comparto edile verso la grande sfida del recupero e riuso di quell’enorme stock di abitazioni vuote, sfitte, non utilizzate esistente nel nostro Paese: circa 7 milioni di opportunità di lavoro che attendono solo un segnale forte di cambiamento.
Per ulteriori informazioni: Alessandro Mortarino (email) 333 7053420
Federico Sandrone (email) Segreteria Forum Salviamo il Paesaggio (email) .
Pubblicato in Comitato Nazionale
Pedemontana: i sindaci alla resa dei conti.
DNA Rinascimenti n° 22 – ma.4.10.2016.
Pubblicato in viabilità