Volpago, esposto degli ambientalisti alla Forestale. Nell’area si registra un più 66% di coltivazione riservata all’uva.
Da La Tribuna, di Enzo Favero, 26 novembre 2016.
VOLPAGO – Associazioni ambientaliste sul piede di guerra per uno sbancamento sul Montello finalizzato a piantare un vigneto. È nella zona di S. Maria della Vittoria, la più elevata del Montello. Dove prima c’era una pineta, adesso c’è solo la terra rossa dopo il lavoro fatto dalle ruspe. All’ingresso il cartello del cantiere reca il nome dell’azienda agricola Telese di Villorba quale committente. Wwf Terre del Piave, S.o.s. Anfibi e Gruppo Bosco Montello, quando hanno visto le ruspe al lavoro si sono subito mosse e hanno fatto un esposto «per un significativo interramento di una dolina nella frazione di Santa Maria della Vittoria con sparizione di due parcelle di prato, habitat tutelato dalla Direttiva Habitat, per far posto a un ulteriore vigneto». E a quanto pare servizio forestale e tecnici del comune sono già andati a fare un sopralluogo. «Non è stata chiesta a noi l’autorizzazione, ma al servizio forestale, trattandosi di un vigneto che è consentito sul Montello – spiega il sindaco di Volpago, Paolo Guizzo – In seguito ad una segnalazione è stato fatto un sopralluogo per verificare che tutto fosse in regola, ma non conosco i risultati del sopralluogo». L’allarme delle associazioni ambientaliste riguarda la diffusione sempre più estesa di vigneti sul Montello. «I dati Avepa confermano l’aumento della superficie a vigneto sull’intero territorio montelliano (fino a +66% dal 2010 al 2015 nel Comune di Nervesa) -affermano – Si tratta di un’invasione tale da compromettere il profilo geo-morfologico del colle, con conseguenti problematiche di dilavamento ed erosione, il mosaico paesaggistico e la dotazione di habitat. Spariscono i prati habitat tutelati e le zone umide, aree di abbeveramento e sede di biodiversità vegetale e animale, nonché siti di riproduzione degli anfibi. L’estensione di ettari di monocultura a vigneto, a conduzione chimica, produce un deserto naturalistico con riduzione delle popolazioni di insetti e di piccoli vertebrati, sia in specie che in numero, con effetti a cascata sulle catene alimentari». Sperano che il nuovo Regolamento Intercomunale sui Fitofarmaci, che interessa la Docg Montello e Colli Asolani, un complesso di 19 comuni quasi tutti interessati alla presenza di aree naturalistiche di pregio segnalate dalla Comunità Europea come meritevoli di tutela, prenda in carico la grave situazione ambientale che si è creata a causa dell’invasione virale dei vigneti e provveda ad arginarla con regole chiare e controlli puntuali.