15 febbraio 2020 – Sit-in a Treviso, piazza Aldo Moro, il 19 febbraio.
Mercoledì 19 febbraio 2020 si terrà presso la Prefettura di Treviso la riunione sul tema degli interventi per la riduzione del rischio idraulico lungo il bacino del Piave e in particolare sul progetto delle casse di espansione nell’area delle Grave di Ciano, seguito di un analogo incontro tenutosi presso la Prefettura di Venezia lo scorso 9 dicembre. Il Comitato per la Tutela delle Grave di Ciano e le associazioni aderenti hanno presentato formale richiesta di prendere parte come uditori all’incontro, rappresentando gli interessi di tutti i cittadini che si oppongono ad un intervento dallo straordinario impatto ambientale e che chiedono si apra un confronto pubblico e trasparente su progetti alternativi conformi alle prescrizioni della normativa comunitaria. La richiesta non è stata accolta poiché da parte della Prefettura si ritiene che le amministrazioni locali dei comuni interessati dal suddetto progetto costituiscano una rappresentanza adeguata delle istanze di contrarietà all’opera, stante in particolare l’opposizione espressa dall’amministrazione comunale di Crocetta del Montello nell’incontro del 9 dicembre. Come Comitato abbiamo nuovamente inviato ulteriore richiesta a cui, ad oggi, ancora non abbiamo ricevuto risposta, sottolineando che il Comitato sta svolgendo un ruolo di informazione e divulgazione nei confronti della popolazione, cosa che le Istituzioni preposte non hanno mai fatto. Solo l’Amministrazione Comunale di Crocetta del Montello, che ringraziamo, ci ha sostenuto concretamente in questa attività. Il Comitato per la Tutela delle Grave di Ciano ritiene questo diniego un’ulteriore prova di come nel processo decisionale relativo all’opera si sia adottata una visione riduttiva e scorretta di quei principi di partecipazione e trasparenza che vengono sanciti dalla direttiva quadro 2000/60/CE. Rifiutiamo la giustificazione della fretta con cui si vuole portare a termine l’opera sulla base del carattere emergenziale del rischio idraulico, essendo le esondazioni del fiume in aree esterne alla golena eventi molto rari e legati ad eventi pluviometrici di assoluta eccezionalità (l’ultimo di cui si abbia memoria risale al 1966). Dopo che Regione Veneto e Autorità di Bacino in più di trent’anni non sono riusciti portare a termine un Piano degli Interventi nel rispetto di tutte le Direttive in tema Ambientale ora, in antitesi con il diritto comunitario, propongono un Piano assunto in assenza di trasparenza e di partecipazione pubblica e che prevede non solo un danneggiamento di una ZPS, bensì una sua totale distruzione, essendo previste escavazioni per un’area di 5,5 km quadrati. Sarebbe così irreversibilmente persa un’area di innegabile pregio naturalistico sancito dal riconoscimento dello status di Zona di Protezione Speciale ai sensi della direttiva 92/43/CE. Con il diniego della richiesta di partecipazione alla riunione del 19 febbraio si persevera quindi nel portare avanti un processo decisionale che finora presenta evidenti profili di incoerenza con il diritto comunitario. In assenza di un effettivo dialogo delle istituzioni con la popolazione e nell’impossibilità di prendere parte ad un processo decisionale che nelle intenzioni delle autorità regionali si vuole chiudere al più presto, il Comitato per la Tutela delle Grave di Ciano intende manifestare il proprio dissenso con un “sit-in” che si terrà mercoledì 19 febbraio 2020, dalle ore 15 alle ore 18 presso Piazza Aldo Moro a Treviso.
Aderiscono all’iniziativa anche le seguenti associazioni:
Comitato No Pedemontana
WWF Terre del Piave TV/BL
Associazione SOS Anfibi
Associazione Amici Bosco Montello
Associazione Arianova
Gruppo Naturalistico Montelliano
Movimento Fridays For Future
Legambiente Piavenire
Legambiente Sernaglia
Legambiente Trevignano
Legambiente Vittorio Veneto
LIPU Trevigiana
Legambiente Icaro Treviso
Orti solidali Montebelluna
Ass. Da Ponte a Ponte Sernaglia
Genuino Clandestino Treviso.