Archivi categoria: Comitato Nazionale

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Venice Climate Meeting

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marcia per il territorio e il clima a Padova

manifestazione a Venezia contro grandi navi e grandi opere

elenco alberi monumentali tutelati con decreto

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11260

Mipaaf – Elenco nazionale alberi monumentaliwww.politicheagricole.it

Elenco nazionale alberi monumentali d’Italia ai sensi della Legge n. 10/2013 e del Decreto 23 ottobre 2014.

incontro nazionale Forum Salviamo Il Paesaggio

Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio –  06/10/2017

TRAINO VERDE – 14 OTTOBRE, ROMA –

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Tanti anni fa il WWF internazionale fece una campagna informativa che mirava a sensibilizzare il mondo sulla scomparsa delle foreste tropicali. I manifesti recitavano “Quest’anno ci siamo giocati…” e seguiva il nome di una nazione, intendendo che sulla Terra quell’anno era scomparsa per cause umane un’estensione di verde grande come quella nazione. Campagna giustissima e purtroppo attuale ancora oggi. Ma dovremmo accorgerci anche molto facilmente e banalmente, della scomparsa, qui in Italia, del suolo fertile, come predicava già a suo tempo Antonio Cederna. Secondo l’ISPRA, nel già Bel Paese si è passati dal 2,7% di suolo fertile complessivamente consumato negli anni ’50 a livello nazionale, al 7,0% nel 2015. In altre parole, sono stati consumati, in media, più di 7 mq al secondo per oltre 50 anni. In termini assoluti, in Italia sono oggi irreversibilmente persi circa 21.100 kmq, più o meno l’estensione della Toscana. Potremmo mutuare lo slogan di cui sopra “Dagli anni cinquanta a oggi ci siamo giocati la Toscana.”

La giornata del 14 ottobre ha appunto lo scopo di sensibilizzare sotto vari aspetti questa problematica, che è senz’altro più sentita di qualche anno fa, ma non ancora a sufficienza. E soprattutto, non viene considerata tale dai vari esecutivi, regionali e nazionale. Il Forum Salviamo il Paesaggio presenta in questa occasione la sua proposta di legge di iniziativa popolare dedicata allo stop al consumo di suolo, e Respiro Verde Legalberi i risultati del lavoro svolto con le amministrazioni di diverse giunte romane insieme a associazioni, ordini professionali e comitati perché sia approvato un Regolamento del Verde e del Paesaggio urbano (Roma è l’unica capitale europea a esserne sprovvista). La giornata vuole anche essere l’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica non solo sull’importanza del suolo, ma anche di quella vita che vi prolifera sopra, di animali, soprattutto di piante. Non solo le piante che ci forniscono il cibo, ma anche quelle che molto semplicemente ci consentono di respirare e che proteggono e nutrono il suolo stesso. Senza il mondo vegetale, non ci sarebbero né aria, né terra. Non solo quindi, tutela per gli alberi, grandi e piccoli, ma anche per quelle che sprezzantemente chiamiamo “erbacce”. Tutto questo e anche altro concentrato in una giornata che ci auguriamo rafforzi l’impegno di tutti a preservare l’ambiente e la biodiversità del nostro pianeta.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

ORE 10.00 Introduzione: Michele Munafò (ISPRA, responsabile area monitoraggio territorio)
Presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare contro il consumo di suolo di Salviamo il Paesaggio
con Paolo Berdini (urbanista) , Riccardo Picciafuoco (Salviamo il Paesaggio gruppo urbanistica, architetto), Fabio Balocco (avvocato, ambientalista, blogger)

ORE 11.30 Presentazione della nascita di un’associazione che acquisisce terreni edificabili e li trasforma in terreni inedificabili con Fabio Balocco (avvocato, ambientalista, blogger)

ORE 12.15 Presentazione di una lettera per i sindaci di tutti i comuni italiani perché sia attuato l‘art. 6 della “Legge 10/2013 – Norme per lo sviluppo del verde urbano” e perché deliberino sulla materia

Con Giorgio Boldini (pres. AIVEP e componente Comitato legge 10/2013 del Minambiente) e Stefano Deliperi (avvocato, Gruppo di Intervento Giuridico)

ORE 13.00 Pausa con rinfresco a base di prodotti della Cooperativa Agricola Coraggio

ORE 14.30 Vittorio Emiliani e “I Patriarchi della Natura”

ORE 15.00 • Presentazione libro “Il Verde Clandestino” di Fabio Balocco e altri autori
con Beti Piotto (Ispra, Dipartimento Biodiversità) e l’autore Fabio Balocco (avvocato, ambientalista, blogger)
• Presentazione libro “Amico Albero” di Francesco Ferrini (Presidente Scuola di Agraria Firenze) e Alessio Fini (docente Arboricoltura UniFi) presente l’autore Ferrini con Vittorio Emiliani (scrittore, giornalista, ambientalista)
• Bio energetica, spazi verdi e benessere psico-fisico: presentazione de “La terapia segreta degli alberi” di Marco Mencagli e Marco Nieri presente Marco l’autore Marco Mencagli (agronomo) con Massimo Livadiotti (presidente Respiro Verde Legalberi)

ORE 16.15 Excursus sul Regolamento del Verde e del Paesaggio Urbano di Roma;
A cura del Coordinamento dei comitati e delle associazioni per il Regolamento del Verde e del Paesaggio Urbano di Roma e Francesco Ferrini

Conclusioni: Paolo Maddalena, ispiratore della proposta legge di iniziativa popolare contro il consumo di suolo in attuazione della Costituzione della Repubblica. Interazione fra pubblico e relatori presenti.

Forum dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio SALVIAMO IL PAESAGGIO – DIFENDIAMO I TERRITORI
www.salviamoilpaesaggio.it

LA NOSTRA PROPOSTA DI LEGGE PER CONTRASTARE IL CONSUMO DI SUOLO E’ PRONTA!

Care/i, il Gruppo di Lavoro Tecnico-Scientifico multidisciplinare del nostro Forum nazionale ha completato la prima fase del suo delicato compito e approvato una bozza condivisa che riteniamo molto importante e rispondente agli obiettivi di salvaguardia che ci hanno guidati, sin dal 2011, alla costituzione del Forum stesso. Ora questa norma viene condivisa con tutte e tutti i singoli aderenti e alle oltre 1.000 organizzazioni che compongono la nostra Rete nazionale, affinchè chiunque possa proporre eventuali modifiche migliorative/integrative.

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Vi chiediamo di trasmettere le Vostre proposte entro e non oltre il 10 settembre 2017 direttamente alla mail di Alessandro Mortarino (alessandro.mortarino@libero.it) o di indicarci la vostra approvazione. Dopo tale data il Gruppo di Lavoro Tecnico-Scientifico multidisciplinare provvederà a valutare tutti gli “emendamenti” pervenuti e a comporre quindi il documento finale, presumibilmente entro i primi giorni di ottobre 2017. A quel punto saremo pronti per tutte le azioni necessarie a far sì che la norma da noi proposta diventi il “metro” di riferimento per una legge nazionale che ormai non può più attendere oltre. Ora tocca a voi tutte e tutti… noi crediamo di avere approntato un testo normativo di grande rilievo, ma ancora perfettibile con l’aiuto di ciascuno e attendiamo le Vostre indispensabili indicazioni. Alessandro Mortarino e Federico Sandrone, coordinatori del GdL

 

Forum dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio – “SALVIAMO IL PAESAGGIO – DIFENDIAMO I TERRITORI” –
www.salviamoilpaesaggio.it

campagna #SALVAILSUOLO – incontro

A San Valentino, Salviamo il Paesaggio Asolano & Castellana insieme a Castelfranco per, Italia Nostra, ApS Sentiero degli Ezzelini e Cason del Pometo dedicano una serata a #SALVAILSUOLO, la campagna dei cittadini europei per una direttiva che difenda il suolo Europeo dalla cementificazione, dall’inquinamento e dagli interessi speculativi.

Perchè il suolo è un bene più prezioso dell’acqua, dell’aria e del sole visto che servono 2000 anni per formare 10 cm di suolo e 4 secondi per distruggerlo con un colpo di benna! Saranno con noi l’On. Luisa Calimani, membro effettivo dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, Andrea Zanoni, Vicepresidente della Commissione Ambiente e Romeo Scarpa, Presidente di Italia Nostra, sezione di Treviso. Ti aspettiamo!

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Riforma Legge Aree Protette: WWF, riaprire confronto con fronte Associazioni per salvare Parchi.

SE LA CAMERA NON CAMBIERA’ TESTO RIFORMA SU ALCUNI PUNTI ESSENZIALI POTREMO DIRE ADDIO AI PARCHI ‘NAZIONALI’ –  Roma, 11 gennaio 2017

“Chiediamo che, nell’aggiornare la Legge 394/91, vera e propria “Piccola Costituzione delle Aree Protette”, si riapra il confronto nel merito con il fronte delle Associazioni e si abbia come obiettivo il mantenimento dell’importante ruolo e funzione di Parchi Nazionali e Aree Marine Protette, puntando sulle competenze e sull’innovazione, così come si fece con l’approvazione della legge 394: se lo Stato rinuncia alle sue competenze in tema di conservazione della natura rischiamo di tornare indietro di vent’anni nelle politiche di gestione della natura”. Lo ha detto la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi nel corso dell’audizione delle Associazioni ambientaliste alla Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati. “Dal patrimonio naturale del Paese non solo dipende la bellezza del nostro paesaggio e la ricchezza della nostra biodiversità ma anche il benessere economico e sociale delle future generazioni: ricordiamo che la Costituzione, in modo chiaro e inequivocabile, attribuisce allo Stato doveri e obblighi, precisi e irrinunciabili, per la conservazione della natura e la tutela degli ecosistemi – continua la Bianchi nel suo intervento -. Nel testo licenziato dal Senato non ci sono solo articoli da rivedere ma anche questioni fondamentali non affrontate come l’insufficienza delle risorse che comportano pericolose compensazioni come il ricorso alle royalties o la questione delle Riserve Naturali dello Stato, le piante organiche insufficienti”. “Il testo del Senato non solo ha sollevato fortissime preoccupazioni da parte di personalità della cultura e del mondo scientifico ma ha spinto tutte le principali Associazioni ambientaliste a predisporre e sottoscrivere il documento unitario ‘Aree protette, tesoro italiano’, chiedendo un radicale ripensamento dell’impostazione della riforma – spiega la presidente de WWF -. Nel tentativo di rendere più snella la Legge sulle Aree naturali protette, il Senato ha, di fatto, indebolito la portata ‘nazionale’ dei Parchi, accentuando l’influenza di interessi locali e logiche estranee alla corretta gestione del comune patrimonio naturale del Paese. Gravi passi indietro sono stati fatti per quanto riguarda la governance degli Enti Parco di cui viene stravolta completamente l’originaria funzione di raccordo e sintesi tra interessi locali e nazionali, tra conservazione e promozione del territorio”. “Se la Camera non cambierà radicalmente il testo approvato dal Senato, riavviando un proficuo confronto sui problemi, sulle possibili soluzioni e sulla visione per il futuro, il nostro Paese corre il rischio di fare grandi passi indietro in questo campo finendo oltretutto per avere Parchi solo nominalmente “nazionali” e Aree Marine Protette in mano ai soli Enti locali. Le Aree Marine protette devono diventare dei veri e propri Parchi Marini: è inconcepibile che mentre nel mondo si istituiscono Parchi marini straordinari l’Italia continui politiche di retroguardia nella tutela del suo patrimonio marino – conclude Donatella Bianchi -. La tutela dell’ambiente è il presupposto stesso del nostro futuro e sul mantenimento del capitale naturale si basa ogni prospettiva di benessere: le aree naturali protette costituiscono al tempo stesso uno strumento di conservazione e un banco di prova per lo sviluppo sostenibile”. I punti critici evidenziati dal WWF rispetto al testo approvato al Senato e su cui si chiede di intervenire (come le Associazioni ambientaliste avevano già sollecitato al Senato) sono la governance dei parchi con la mancanza di competenze specifiche per la gestione, la conservazione e la valorizzazione dei beni naturali e ambientali previste per la nomina del presidente e del direttore del parco e il difficile equilibrio nei Consigli direttivi con l’ingresso nella componente riservata allo stato di rappresentanti del mondo agricolo e la scomparsa della componente scientifica; le Aree Marine Protette per le quali, nonostante insistano sull’ambito demaniale ‘per eccellenza’, il mare, non è previsto nessun ruolo nella gestione per lo Stato. Inoltre i loro Enti di gestione vengono trattati come enti di serie B; Preoccupa il totale silenzio sul potenziamento della sorveglianza e delle dotazioni organiche dei Parchi drammaticamente insufficienti rispetto agli importanti compiti di difesa e valorizzazione di un patrimonio indisponibile dello Stato; le Riserve Naturali dello Stato che anche quando sono comprese all’interno dei Parchi Nazionali restano in capo al ministero delle Politiche agricole, con una evidente contraddizione gestionale; la gestione della fauna; il Piano del Parco, l’utilizzo dei loghi/marchi del Parco che deve essere omogeneo; le royalties che devono confluire in un apposito fondo gestito dal ministero dell’Ambiente, dedicato ad attività di conservazione; Il silenzio assenso previsto dall’articolo 12 del testo approvato dal Senato è un punto di estrema delicatezza che rischia di essere sottovalutato visto che come richiamano le considerazioni, più volte ribadite, della Corte di Giustizia Europea l’interesse all’ambiente sia di tale importanza da richiedere sempre un’espressa valutazione da parte delle autorità che dia conto dell’istruttoria svolta; infine, l’istituzione del Parco del Delta del Po rispetto per il quale non era necessario una ulteriore previsione normativa (visto che la legge 394/91 escludeva esplicitamente la possibilità di due parchi nazionali e prevedeva, dopo il 31 dicembre 1993, l’istituzione di un Parco Nazionale). Visto che quel termine è da tempo scaduto si proceda subito all’istituzione di un Parco Nazionale.

Il 5 dicembre è la Giornata Mondiale del suolo ma in Europa il suolo non è ancora riconosciuto come bene comune.

Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio – 05/12/2016. Per la prima volta 430 organizzazioni si uniscono per chiedere all’Europa di dare un diritto al suolo con la petizione #SALVAILSUOLO.

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Immaginate una nazione di medie dimensioni, come l’Ungheria, il Portogallo o la Repubblica Ceca. Ora immaginate l’intera area di quella nazione ricoperta da cemento e asfalto: è grossomodo la superficie di suoli agricoli che negli ultimi 50 anni è stata “consumata” da insediamenti e infrastrutture nei 28 paesi dell’Unione Europea. Il suolo continua ad essere consumato a una velocità allarmante, nonostante la crisi che affligge il settore delle costruzioni in molti Paesi. Ogni anno, 1000 km2 di aree coltivate vengono cancellate da nuovi edifici. Allo stesso tempo, il mercato europeo delle materie prime alimentari è sempre più dipendente dalle importazioni da paesi terzi, dove l’agricoltura intensiva spinge milioni di piccoli agricoltori ad abbandonare i loro campi e a migrare verso le aree suburbane. Si tratta di una contraddizione evidente per un’Unione Europea che è nata con l’obiettivo di assicurare con la propria agricoltura la sicurezza alimentare per tutti i cittadini e, ora, sta cercando di gestire flussi rilevanti di migranti provenienti dall’Africa subsahariana, dove molti campi sono coltivati per le imprese europee. Il consumo di suolo è solo la punta di un iceberg, il suolo in Europa deve affrontare molte minacce e danni: oltre 250.000 siti sono pesantemente contaminati, quasi la metà dei terreni agricoli sono minacciati dalla riduzione della sostanza organica, decine di milioni di ettari soffrono gli effetti dell’erosione e del dissesto idrogeologico, e la desertificazione avanza in molti paesi del Mediterraneo, rendendo le coltivazioni sempre più sensibili alla siccità e ai cambiamenti climatici. “L’Europa ha il dovere di preservare la sua più importante risorsa naturale: il suolo” Questo è l’appello dei promotori della ICE – Iniziativa dei Cittadini Europei ‘People4soil’, promossa in Italia dal Coordinamento #salvailsuolo (ACLI, Coldiretti, FAI, INU, Legambiente, Lipu, Slow Food e WWF) a cui aderiscono 90 organizzazioni nazionali. La ICE è una petizione ufficiale alla Commissione europea, a cui si chiede di istituire e di sviluppare un quadro giuridico vincolante, fissando principi e regole da rispettare da parte di ciascuno Stato membro. Ad oggi, non vi è alcun riconoscimento legale per i servizi ecologici, sociali ed economici che i suoli sono in grado di fornire ai cittadini europei, né obiettivi vincolanti, ad esempio atti a conseguire la bonifica di terreni contaminati, o la salvaguardia dei serbatoi di carbonio, o la prevenzione del consumo di suolo. Questa situazione è esattamente quello che il coordinamento #Salvailsuolo vuole cambiare. Le prime 25.000 firme sono state già raccolte sul sito ufficiale della petizione: www.salvailsuolo.it. Tutti i cittadini e le cittadine europee adulte possono firmare, basta una carta d’identità. I promotori sottolineano che “Abbiamo due obiettivi molto impegnativi da raggiungere: raccogliere un milione di firme entro settembre 2017, e ottenere il pieno riconoscimento del suolo come bene comune da proteggere, per il benessere dei cittadini europei”.

Comunicato stampa Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio.

immagine  15/10/2016

La Rete delle oltre 1000 organizzazioni che compongono il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio (più noto come “Forum nazionale Salviamo il Paesaggio, difendiamo i Territori“) ha avviato oggi l’attività di elaborazione di una propria Proposta di Legge per l'”Arresto del consumo di suolo in Italia“. Tale iniziativa intende portare a compimento un percorso iniziato nell’ottobre del 2011 all’atto della costituzione del Forum stesso e interrotto successivamente in attesa del completamento dell’azione normativa del Parlamento in materia di consumo del suolo agricolo, avviata nel 2012 dal Consiglio dei Ministri del Governo Monti allora in carica, su proposta del ministro Catania, e attualmente giunta in discussione al Senato, dopo molteplici revisioni che il Forum giudica un utile primo passo, ma insufficiente per intervenire con efficacia su quella che deve, invece, essere considerata una assoluta emergenza cui porre rimedio. Per tale motivo, nei giorni scorsi è stato composto un apposito Gruppo di Lavoro Tecnico-Scientifico multidisciplinare, che conta al momento 70 persone: architetti, urbanisti, docenti universitari, ricercatori, pedologi, geologi, agricoltori, agronomi, tecnici ambientali, giuristi, avvocati, giornalisti/divulgatori, psicanalisti, tecnici di primarie associazioni nazionali, sindacalisti, paesaggisti, biologi ecc.. Tra essi, alcuni dei principali esperti nazionali in materia quali Anna Marson, Luca Mercalli, Paolo Pileri, Fabio Terribile, Michele Munafò, Paola Bonora, Paolo Berdini, Luisa Calimani, Giorgio Ferraresi, Tiziano Tempesta, il Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale Paolo Maddalena, il segretario nazionale della Fillea/Cgil Salvatore Lo Balbo, il primo Sindaco a “crescita zero urbanistica” Domenico Finiguerra, tecnici di primarie associazioni nazionali. Il Gruppo di Lavoro Tecnico-Scientifico, coordinato da Alessandro Mortarino e Federico Sandrone, si è dato 6 settimane di tempo per definire un testo condiviso da tutti i suoi componenti, da sottoporre successivamente all’analisi e all’approvazione delle migliaia di aderenti – individuali e associazioni – al Forum, in modo da poter consentire la sua “validazione” da un gruppo di giuristi tra la fine dell’anno corrente e i primi giorni del 2017. L’avvio odierno dei lavori è stato accompagnato da una prima bozza di testo normativo, che verrà ora “emendato” da tutti gli esperti e progressivamente arricchito per offrire alle forze politiche, sociali e economiche e a tutto il Parlamento uno strumento in grado di orientare concretamente il comparto edile verso la grande sfida del recupero e riuso di quell’enorme stock di abitazioni vuote, sfitte, non utilizzate esistente nel nostro Paese: circa 7 milioni di opportunità di lavoro che attendono solo un segnale forte di cambiamento.

Per ulteriori informazioni: Alessandro Mortarino (email) 333 7053420

Federico Sandrone (email) Segreteria Forum Salviamo il Paesaggio (email) .